Alimentatore Stabilizzato 13,8 Volts 40 Amp.

A termine del contributo di Roberto IK5HGU,  l'Alimentatore stabilizzato che alloggia all'interno del Control Box del Rotore, già trattato in precedenza.....L'autore è a disposizione per coloro interessati alla realizzazione,  ringrazia inoltre  per la collaborazione ed il sostegno tecnico IZ5BRU Silvio. La Sezione ARI Grosseto si complimenta ancora una volta con IK5HGU Roberto per i risultati ottenuti. Ed ora foto e relazione "tecnica".

 

 

Sempre rimanendo rigorosamente ancorati al tema “Surplus e dintorni”, il candidato,
curiosando in internet, ha avuto modo di osservare uno schema elettrico proposto dal
collega I2VIU, il quale ha presentato un elaborato che calzava con il tema oggi trattato.

Infatti si trattava di realizzare un circuito di alimentazione stabilizzata, con protezione in
ordine alle sovratensioni, sfruttando componentistica surplus nonchè il vecchio
indistruttibile circuito integrato stabilizzatore L200.
Per il caso che oggi viene posto alla vostra attenzione si sottolinea che l'alimentatore gode
di un ottimo trasformatore toroidale con il secondario realizzato “home made” avendo
elevato i 12 volt AC di costruzione ai 19 volts effettivi, aggiungendo un idoneo numero di spire nel senso occorrente all'avvolgimento secondario.
Sono stati poi impiegati due voluminosi e validissimi condensatori elettrolitici da 47.000
mmF, 60 volt di lavoro della Mallory.
Considerate le ampie tolleranze dei condensatori elettrolitici, la vetustà degli stessi
ed i carichi impulsivi pronosticati che dovrà sopportare alimentatore stabilizzato (vedi CW in particolare). Pertanto la costruzione si è sviluppata discostandosi, con il circuito cablato, dal circuito elettrico proposto da Vittorio. Infatti è stata utilizzata una capacità nominale di 94.000 mmF anziche la progettata capacità di 50.000 mmF.
L'altra sostanziosa variante ricade nell'uso, in configurazione darlington, di 8 transistor di
potenza tipo 2N5885 in parallelo, pilotati da un ugual nono.
I predetti semiconduttori, seppur vecchi di oltre 20 anni, hanno dato vera soddisfazione durante le stressanti, (per il circuito) prove di funzionamento.
Complimenti a I2VIU per il circuito di protezione che è intervenuto puntualmente, tanto che il candidato ha deciso di alzare la soglia di intervento con un terzo diodo 1N4007 sul ramo di zener portando il limite di intervento al valore di 14,1 volt nominali.
Boccole, volmetro e amperometro dedicati hanno consentito di chiudere in bellezza la
costruzione dell'alimentatore presentato integrato nel “controlbox”.

Ik5hgu Roberto